Avete presente quando la sera, prima di dormire, fai l’analisi della giornata e pensi a ciò che devi fare l’indomani? Per me è la normalità, l’unico modo per chiudere gli occhi e dormire. Un modo semplice di resettare e ripartire.

Gli impegni del giorno dopo sono di per sé una nuova, bella conquista.

Abbiamo ripreso il nostro “personale” giro d’Italia con nuovi scenari, nuove prospettive, nuove sfide e nuovi progetti. La cosa che è cambiata è la “leggerezza” con cui affrontiamo tutto ciò. Una leggerezza che sa di consapevolezza di quello che abbiamo trascorso, che sa di fortuna per quello che facciamo, che sa di apprezzamento di tutto quello che abbiamo.

La stessa leggerezza del quadro di mia figlia che ti trovi sulla tua scrivania come regalo del buon rientro a casa.

La vita è un palcoscenico che non si ferma mai ( W.Shakespeare). Questo è il momento perfetto per noi di entrare in scena e aiutare le persone a ritrovare il sorriso, creare emozioni, stupirle con la fantasia.

Non dobbiamo e possiamo dimenticare. Ce lo ricordano le mascherine, le distanze, i divieti (sempre meno per fortuna…). Dobbiamo solo affrontarli nel modo più positivo possibile. Si l’ho detto. Positivo.

E che sia di buon auspicio.